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Lettera 155
<Illustrissimo et> excellentissimo Domino D. meo sing.mo <Domino> Duci Ferrariae etc. Ferrariae.
<Illustrissimo et> excellentissimo Signor mio. Quando io vennivo in qua et a Montefiorin<o seppi che gli homin>i dei Signore Giovannino erano in Carfignana, come <n’hebbi aviso>, a vostra excellentia spacciai tre messi, l’uno a Mino<zzo, l’altr>o a Quaro, l’altro a Thoano, li quali mi diede il p<otestà>, et uno ne mandai a Reggio che pagai del mio; poi, q<uando f>ui qui, il detto potestà mi mandò per uno de li suoi homini alcun<e> lettere di vostra excellentia, che a lui erano state rimesse da Sextola, e mi scrisse ch’io fêssi pagare il messo. Per quella prima volta io feci pagare quel messo, ma con gran fatica e lamentation<e> di questi homini di Castelnovo, che allegavano che ad essi non tocc<a> pagare li messi che a servicio di vostra excellentia sono mandat<i> in qua, e che bene debbe bastare che paghino quelli che ess<i> mandano o a Ferrara o a Reggio o in altro luogo <in ser>vitto di vostra excellentia. Parendomi che havessino r<agione, non> vòlsi che pagassino un altro messo che di poi detto potes<tà> m’havea mandato pur con lettere di vostra excellentia a lui rimes<se> da Reggio, e gli scrissi che facesse che li suoi homi<ni> lo pagassino, o vero se ne dolesse a vostra excellentia, <acciò> che quella determinassi chi havesse a pagare tal <spesa>. Esso potestà m’ha risposto quanto quella potr<à vedere> ne la sua qui inclusa. E perché stando la cosa i<n> controversia, potria accadere che anderebbon lettere <a Mon>tefiorino, che sariano d’importantia, per dove<re essere> portate qui, e li homini di Montefiorino non le vor<ebbon> mandare, mi è parso di avisarne vostra excellentia, acciò <che q>uella faccia vedere chi debbe pagare questi messi. E mi che dal latione ne l’u <mi pare che> gli homini di Montefiorino habbiano gran torto, ché <a loro n>on sta di iudicare se le lettere che vostra excellentia lor<o manda perché l>e portino qui sieno a utilità di questa pro<vinci o> particularmente di vostra excellentia; ché se ‘l capitano <di Re>ggio o Signori luchesi o altri mandasse qui una lettera per<ché> la mandassi a Montefiorino per importantia di vostra excellentia, questi homini pagheriano il messo, e non cercheriano che <quelli> di Montefiorino lo pagassino. Prego quella che determi<ni> questa controversia, e parendole che gli homini di Montefiorino habbiano torto, gli faccia con sue lettere capace del loro errore. Et in buona gratia sua mi raccomando.
Castelnovi, 20 Iulij 1524.
Servitor Ludovicus <Ariostus>.