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Lettera 77
Illustrissimo et excellentissimo domino domino meo singularissimo
llustrissimo et excellentissimo Signor mio. Per altre mie vostra excellentia havrà inteso la causa che mi fa soprasedere a non ardere e spianare le case di questi banditi assassini, ché pur vorei far prima ogni possibile opera d’haverli ne le mani. Tre se ne truovano, per quanto mi è detto, a casa sua a Ponteccio, che vi stanno assai sicuramente, con speranza di havere da vostra excellentia il salvo condotto che per la Vicaria di Camporeggiano intendo hanno fatto domandare: questi mi è dato intentione di darmi presi, avenga ch’io non creda ad homo di questo paese cosa che mi prometta; pur starò alcuni giorni a vedere. Li altri assassini, cioè Bernardello e Bertagnetta e Pelegrinetto et altri ch’io non so il nome, si truovano alla Villa, al soldo di quel Marchese detto il Marchese Antonio Malaspina; e di poi che vi sono, andaro insieme con un servitore del detto Marchese per assassinare un certo mercadante che quindi passava, e lo assassinaro: il che sentendo quel marchese mandò lor drieto e fece restituire le robe al mercadante, e di sua mano (intendo) amazzò quel suo servitore che era ito in compagnia di questi ribaldi; a lloro non fece altra ingiuria che di parole e di minaccie se più facevano nel suo paese tal tristitie. Hora (rimettendomi perhò sempre al parere di vostra excellentia), mi parrebbe che quella scrivessi caldamente a questo Marchese e lo pregassi che pigliassi questi ribaldi e li dessi in mano a chi vostra Signoria o il vostro commissario mandassi a tôrli: mi pare che havendoli vostra excellentia per questa via, serìa con poca fatica, e risulterebbe a grandissimo utile di questo paese et a gran terrore de gli altri ribaldi, et ad non poco honore di vostra excellentia. La lettera in favore di Belgrado si è havuta, et io sùbito l’ho mandata al fratello di lui, acciò che non perda tempo, sì che credo che a quest’hora sia a Lucca. Io farò intendere a gli homini di Vallico il buon animo di vostra excellentia verso loro, né credo che questa opera sia spesa malamente, perché quel commune è buon subdito e servitore di quella, et è gagliardo di assai gente e di buona gente più che commune di questa provincia. Altro non accade di nuovo, se non raccomandare a vostra excellentia il balestriero c’ha perduto il cavallo e fu ferito, et il capitano che non è anchora ben guarito de la ferita c’hebbe a Camporeggiano; et in buona gratia di quella mi raccomando.
Castelnovi, 3 Maij 1523.
humillimus Servitor Ludovicus Ariostus.