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Lettera 93
Castelnuovo, 20 giugno 1523, al Duca Alfonso I d’Este
Ariosto riferisce al Duca che alcuni fanti agli ordini di Gian Giacomo Cantello hanno ucciso una gran quantità di capi di bestiame a Frassinoro. I proprietari hanno provato a farsi risarcire delle bestie perdute ma, non riuscendoci, hanno rubato per ripresaglia dieci muli agli abitanti di Castelnuovo di Reggiana. Ariosto ha provato senza risultato ad evitare questa vendetta, riuscendo solo a farsi consegnare i muli. Chiede dunque al Duca, per l’ennesima volta, di prendere alla svelta dei provvedimenti affinché la situazione non degeneri.
Illustrissimo et excellentissimo Domino D. meo singularissimo
Illustrissimo et excellentissimoSignor mio. Per un’altra mia ho avisato vostra excellentia de l’assassinamento fatto d’una grandissima quantità di bestie minute e grosse da alcuni fanti che stanno a Frassinoro, in favore di m. Zan Iacomo Cantello; a lui io scrissi sùbito, e questa communità scrisse, né anchora n’ho havuto risposta; poi questi homini a chi son state levate le bestie sono iti per ricuperrarle, e sono iti indarno, come a bocca il latore di questa potrà riferire. Quest’homini sùbito han fatto ripresaglia di 10 muli di alcuni che sono da Castelnovo di Reggiana, e sono per farla di quante robe di lombardi passeranno di qua. Io gli ho admoniti a non far ripresaglie, se prima non ricorrono a vostra excellentia, la quale o li aiuterà scrivendo di sorte a mastro Zan Iacomo et a Domenico di Amorotto che le bestie saranno restituite, o vero li consiglierà quello c’hanno a fare: e per questo mandano; ma non li ho potuto persuadere che restituiscano li muli: pur ho fatto che li porranno in man mia. Domani tutta la Vicaria è chiamata a consiglio, per far provisione che, quando per amor non possan rihavere il suo, di rivalerse per qualche via. Io dubito che non si attacchi qualche gran discordia tra lombardi e questi toschi, e che, cominciando questi grafagnini qualche impresa, e poi (come son di natura non troppo valenti e mal d’accordo insieme) non la sostenendo, diano materia alli lombardi di passar di qua, e ridurre questa provincia ne li termini che è il Frignano. Non mancherà per me, finché’l male è fresco, di rimediare; ma senza l’aiuto e consiglio di Vostra Signoria non mi dà l’animo di farlo: in bona gratia de la quale mi raccomando.
Castelnovi, 20 Iunij 1523.
Servitor Ludovicus Ariostus
METADATI
- Mittente: Ludovico Ariosto
- Destinatario: Alfonso I d’Este
- Data: 20 giugno 1523
- Luogo di spedizione: Castelnuovo
- Collocazione: ASMo, Archivio segreto estense, Cancelleria, Archivio per materie, Letterati, b.3, fasc. 26.