Metadati

  • Mittente: Matteo Maria Boiardo
  • Destinatario: Ercole d’Este
  • Data:1 Aprile 1485
  • Luogo di spedizione: Scandiano

Descrizione del documento

  • Collocazione: Archivio di Stato di Modena / Archivio Segreto Estense / Cancelleria / Archivio per materia – Letterati, b. 10.
  • Misure: lunghezza 23cm, altezza 20,7cm
  • Numero carte: 1
  • Scrittura:c1r.; sulla c.1v è presente l’indicazione del destinatario

1 aprile 1485, Scandiano – Al duca Ercole d’Este

Ritorna la questione di Montecchio e M. M. Boiardo, per evitare che il duca Ercole venga preso alla sprovvista, lo informa di aver inviato presso di lui un suo fidato per avere informazioni sulla questione di Montecchio, la cui noncuranza sarebbe di pregiudizio per i suoi parenti e per il duca stesso.


Ill(ustriss)mo Signor mio. Io ho inteso la praticha di Montechio (ala qualle io deti prencipio) essere habandonata e disconclusa: e rencrescime sì per el pericolode la disfacione de quilli mei parenti, sì per el danno di Vostra Ex(cellenti)a nel rihavere la terra guasta; et perché anchora gli saria forsi qualche tempo de accordio, ho deliberato mandare un mio a la S(ignoria) Vostra, quando non gli dispiacia, qualli forsi haverà migliore modo ala conclusione de il fatto: ho voluto prima advisarni la Cel(situdine) Vostra per non mandare se non cum saputa e voluntate di quella, ala qualle mi raccomando.
Scandiani, primo aprilis MCCCCLXXXV.

Servitor
MATTHAEUS MARIA BOIARDUS
propria manu

A t.: Illustrissimo et excellentissimo domino meo duci Ferrarie.

Nota di commento

Quando viene a conoscenza che la suddetta pratica (già citata alle lettere n. 3 e 4), alla quale lui stesso «dete prencipio», era stata abbandonata e con essa anche la speranza di una pacifica risoluzione, Boiardo scrive al duca la presente rincrescendosi per il danno che ne sarebbe derivato non solo ai suoi parenti, ma anche al duca stesso circa la restituzione di quella terra sottrattagli. Sperando in nuovi accordi e desideroso di giungere alla pace, Boiardo invia un nuovo messo per un ultimo tentativo. La riverenza del poeta nei confronti del duca Ercole è nuovamente provata e, come nella lettera precedente dà avviso della sua prossima venuta a Ferrara, anche ora comunica preventivamente l’arrivo di quel messo per amor di correttezza.
Le speranze del Boiardo furono presto infrante: Ercole deliberò di muovere contro Montecchio e adunò l’esercito a Reggio; tuttavia non ci fu bisogno di dare effetto all’impresa a causa dell’intervento del duca di Milano. Infatti fallito il tentativo di cedere i castelli agli Estensi, con una lettera del 29 marzo il Torello si ingegnò nel cercare di persuadere lo Sforza dei pericoli che i suoi stati avrebbero corso una volta che Montecchio, posta ai confini col suo dominio, fosse stata nelle mani del duca di Ferrara; allora avrebbe avuto modo di dolersene per averlo fatto restituire molto più di quanto se ne dolga lo stesso Torello di doverlo restituire. Ma Lodovico pensò di trarre un altro vantaggio e, invitato Ercole a Milano, patteggiò la sua neutralità nella guerra tra Ferdinando di Napoli e i Baroni (sostenuti da Innocenzo III) con un trattato contenente una clausola che prevedeva la cessione di Cavriago e Montecchio nella primavera dell’anno seguente. Infatti, il 26 marzo 1486, il governatore di Parma, Gian Pietro Bergamino, occupò Montecchio. Lo stesso giorno gli Anziani di Reggio mandarono la notizia a Ferrara, ma il duca Ercole era già stato informato tramite un familiare del Moro al quale donò trecento ducati, una collana d’oro dal valore di duecento ducati e una pezza di broccato d’argento. Successivamente, il 14 aprile, Cavriago e Montecchio furono nuovamente congiunti al ducato. Si concluse così la spinosa questione; e senza dubbio la pratica avviata dal Boiardo, seppur abbandonata dal duca e risolta per altre vie, contribuì ad accresce la stima dello stesso nei confronti del fidato e devoto consigliere Matteo Maria, tanto che pochi mesi dopo il conte Boiardo venne eletto governatore di Reggio.

Glossario

  • Accordio: accordo.
  • Disconclusa: non concluso.
  • Disfacione/disfactione: rovina.
  • Intencione (dare -): promettere di occuparsi.
  • Saputa: informazione, conoscenza.